"Guarda la luce negli occhi di un bambino, osservane la purezza la voglia di scoprire;
l’innocenza guardala attentamente fanne tesoro proteggila.
S
olo loro riescono a rimetterti in pace col mondo, l’unica ragione per cui valga la pena di vivere
Se solo non rovinassimo tutto crescendo..."

martedì 10 giugno 2014

Tappe innocenti!

Nell'incontro precedente ho presentato un pò l'introduzione allo sviluppo motorio al quale va riconosciuta la grande conquista dell'inizio dei primi passi. Una tappa che si colloca in media tra i 12 e i 24 mesi, anche se come già scritto non implica un tempo definito. Uno sviluppo motorio che non si conclude con la prima infanzia, proprio perchè va a ricoprire l'intero percorso evolutivo del bambino fino ad accompagnarlo al suo passaggio di adolescente ed infine adulto. Un percorso che a volte può incontrare difficoltà o strade alternative, puntando sempre alla conquista dell'autonomia e del movimento.
Molteplici sono gli autori che nell'ambito della psicologia si sono interessati di questo campo, come nel caso di  Jean Piaget. Psicologo, pedagogista e filosofo svizzero del novecento, introduce attraverso l'opera "L' Introduzione all'epistemologia genetica" , l'evoluzione del bambino in stretto rapporto con l'ambiente che lo circonda. Per analizzare le varie tappe evolutive, Piaget utilizzava il metodo clinico che consisteva nell'osservazione sistematica del comportamento del bambino in una determinata situazione sperimentale. I suoi studi, o meglio le sue osservazioni puntavano verso la comprensione dell' origine dello sviluppo dell'intelligenza, dando però importante capitolo al periodo sensomotorio. Attraverso questi studi, e alla suddivisone in tappe del percorso evolutivo, oggi giorno è possibile determinare le fasi di crescita.
Un insieme di studi, ricerche che hanno permesso a livello sperimentale e psicologico di determinare i movimenti passo dopo passo del bambino, movimenti così disinvolti e ricchi di amore e tenerezza. Anche nell'ambito scientifico, psicologico emergono descrizioni che sottolineano questo mondo così intenso e spettacolare. Una visione che riprende quell'essere innocente del bambino, quella semplicità che lo accompagna fin dai primi movimenti e che viene perciò riscontrata nel suo agire.
L'innocenza del bambino è perciò un argomento vasto e variopinto, una tematica colorata da mille sfaccettature che il piccolo realizza a partire dal più semplice sguardo.
                                     

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