Molteplici sono gli autori che nell'ambito della psicologia si sono interessati di questo campo, come nel caso di Jean Piaget. Psicologo, pedagogista e filosofo svizzero del novecento, introduce attraverso l'opera "L' Introduzione all'epistemologia genetica" , l'evoluzione del bambino in stretto rapporto con l'ambiente che lo circonda. Per analizzare le varie tappe evolutive, Piaget utilizzava il metodo clinico che consisteva nell'osservazione sistematica del comportamento del bambino in una determinata situazione sperimentale. I suoi studi, o meglio le sue osservazioni puntavano verso la comprensione dell' origine dello sviluppo dell'intelligenza, dando però importante capitolo al periodo sensomotorio. Attraverso questi studi, e alla suddivisone in tappe del percorso evolutivo, oggi giorno è possibile determinare le fasi di crescita.
Un insieme di studi, ricerche che hanno permesso a livello sperimentale e psicologico di determinare i movimenti passo dopo passo del bambino, movimenti così disinvolti e ricchi di amore e tenerezza. Anche nell'ambito scientifico, psicologico emergono descrizioni che sottolineano questo mondo così intenso e spettacolare. Una visione che riprende quell'essere innocente del bambino, quella semplicità che lo accompagna fin dai primi movimenti e che viene perciò riscontrata nel suo agire.
L'innocenza del bambino è perciò un argomento vasto e variopinto, una tematica colorata da mille sfaccettature che il piccolo realizza a partire dal più semplice sguardo.
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