"Guarda la luce negli occhi di un bambino, osservane la purezza la voglia di scoprire;
l’innocenza guardala attentamente fanne tesoro proteggila.
S
olo loro riescono a rimetterti in pace col mondo, l’unica ragione per cui valga la pena di vivere
Se solo non rovinassimo tutto crescendo..."

sabato 25 gennaio 2014

Semplicità, virtù da riscoprire (parte 2)

Nel post precedente si è parlato di semplicità, citando anche un importante autore quale Comte Sponville A. Incuriosita dalle parole citate nell'articolo scorso, mi sono informata sul pensiero dello stesso filosofo francese  il quale prediligeva le teorie filosofiche di Epicuro, Stoici e Spinoza. 
Egli propone una metafisica materialista, un'etica umanista. Riporto qui in seguito un importante passo dell'opera "Piccolo trattato delle grandi virtù", nel quale troviamo descritta la semplicità nella sua essenza; quella stessa innocenza tipica del bambino.


"Giudicarsi significa prendersi molto sul serio. Il semplice non si fa tante domande su se stesso. Perché si accetta così com'è? È già dir troppo. Non si accetta e non si rifiuta. Non s'interroga, non si contempla, non si considera. Non si loda e non si disprezza. È ciò che è, semplicemente, senza contorsioni, senza ricerche [...] - fa ciò che fa, come ognuno di noi, ma non vede in ciò ragioni per discutere, per commentare, nemmeno per riflettere. È come gli uccelli dei boschi, leggero e silenzioso sempre, anche quando canta, anche quando si posa. Il reale basta al reale, e questa semplicità è il reale stesso. Così, il semplice: è un individuo reale, ridotto alla sua espressione più semplice. Il canto? Il canto, talora; il silenzio, più spesso; la vita, sempre. Il semplice vive come respira, senza più sforzi né gloria, senza più effetti né vergogna. La semplicità non è una virtù che si aggiunge all'esistenza. È l'esistenza stessa, in quanto nulla vi si aggiunge. Sicché è la più lieve delle virtù, la più trasparente, e la più rara. [...] È la vita senza discorsi e senza menzogne, senza esagerazione, senza magniloquenza. È la vita insignificante, e la vera."



venerdì 24 gennaio 2014

Semplicità, virtù da riscoprire

"La semplicità è la virtù della persona che è priva di artificio e affettazione, che non finge e non è preoccupata della propria immagine o della propria reputazione, che non è mossa da calcolo, è trasparente e naturale. Ma per viverla bisogna tornare all’essenziale, semplificando tanti aspetti della propria vita."
Oggi giorno sempre più si ascoltano notizie legate alla distruzione dei valori umani; altelegiornale trascorrono fatti etici che descrivono l'uomo capace della distruzione del mondo e delle sue virtù. Ecco che mi sono permessa di ricorrere a questo spazio proprio per discuterne con tutti voi lettori. Partecipando ad un incontro religioso, l altro giorno si trattava proprio di questo argomento e il relatore portò in esame alcune parole di Don Bosco e non solo.
Si trattò appunto della modernità della vita in quanto di spettacolo e consumi, società sempre più complessa, che fa sentire forse in modo più acuto il bisogno di ritorno all’essenziale, di riduzione della complessità, di semplificazione della vita stessa. Una semplificazione che deve ripartire a partire dalle nostre relazioni interpersonali e dainostri stessi comportamenti nei confronti della realtà che ci circonda.

A questo discapito ecco che si arriva al fulcro della discussione proprio nel momento in cui si descrive la semplicità in sè. Si può affermare che essa si riscontra nella persona priva di artificio e affettazione, che non finge e non si preoccupa della propria immagine o della propria reputazione, in quanto è trasparente e naturale. Semplicità è autenticità, distacco, serenità, modestia; suoi opposti sono il narcisismo, la presunzione, il sussiego, il fasto, lo snobismo, l’artificio, la doppiezza, la complessità. La semplicità è quiete contro inquietudine, leggerezza contro gravità, spontaneità contro riflessione.
 "La semplicità non è una virtù che si aggiunge all’esistenza. È l’esistenza stessa, in quanto nulla vi si aggiunge. Sicché è la più lieve delle virtù, la più trasparente, e la più rara."      -Comte Sponville A.

Proprio parlando di semplicità si affaccia spontaneamente alla mente l’immagine del bambino: egli si presenta come una persona ridotta alla sua espressione più semplice, è la vita senza menzogne o esagerazioni, è libertà e leggerezza, è incuranza, è immediatezza. J. Guitton parla della semplicità – pur non in modo così diretto – quando, in un’immaginaria lettera a un bimbo piccolo, così si rivolge a lui: «I grandi ti insegneranno lo sforzo. Tu insegnerai loro l’atto dell’abbandono che si chiama grazia. Noi ti daremo le regole. Tu, in cambio, ci darai la tua fantasia, la tua innocenza. Ti imponiamo la nostra gravità, tu ci insegni l’allegria. Ti spieghiamo che tutto è più difficile di quanto tu creda. E tu insegni alle nostre fronti già coperte di rughe che tutto è più facile di quanto non si fosse creduto!». 




                                      







 

mercoledì 22 gennaio 2014

Amare insieme



"Vivi con i bambini ed imparerai ad amare. Così diventerai tu un bambino e più ancora: un essere umano. " -George W. Grooddeck  


Georg Walter Groddeck (1866- 1934) , medico, fisioterapista, ma soprattutto uomo di grande creazione e di intuito, ancor oggi non trova il consenso che merita. Egli si definì analista selvaggio, perché non volle seguire alcuna scuola. Nel 1920 scrisse il suo primo libro inerente allo sviluppo della psicanalisi. Si interessò soprattutto all' incoscio, il quale non poteva significare solo sogno ma giaceva anche su particolari movimenti che ogni persona quotidianamente svolgeva. Nel 1995 pubblicò un ulteriore importante libro, quale "Questione di donna", all'interno del quale ho ricavato questa bellissima affermazione. Un bambino trasmette purezza in ogni suo singolo movimento, gesto e conquista. Le parole usate dall'autore stesso possono farci capire quanto la presenza di un bimbo influenzi la vita dell'adulto; quanto una così piccola creatura possa rendere noi "grandi"migliori, ci aiutano ad essere veri e propri umani nell'amore e nella semplicità.